Il prossimo workshop del club di oratoria Toastmasters Pisa è martedì 24 gennaio 2023. Inizio alle 19.15. A Lucca.
Per chi è interessato a migliore a parlare in pubblico, si può iscrivere al Workshop dal nostro sito o da Eventbrite: www.eventbrite.it/e/biglietti-workshop-di-public-speaking-a-lucca-club-toastmasters.
Sono benvenuti, l'ingresso è gratuito, gli ospiti e chi desidera capire come è strutturato Toastmasters.
L'incontro è organizzato da 2 club italiani Toastmasters: il nostro club di Pisa, in trasferta a Lucca, e il club di Padova Speech & Spritz (qui su Linkedin).
Grazie al collegamento Zoom, potremmo unire le forze tra chi è in presenza a Lucca (Viale Castracani 412), chi a Padova e chi solo online.
Toastmasters Europe __ View agenda - 24th January 23
Una storia ben raccontata ha spesso un effetto magnetico sugli ascoltatori. La gente potrebbe dimenticare cosa hai indossato durante una presentazione o alcune delle tabelle, dei grafici e dei dati statistici mostrati. Ma difficilmente dimentica le storie che hai raccontato.
E le storie aiutano anche a vendere prodotti o idee. É un dato di fatto il caso Significant Object: su Ebay una serie di oggetti sono stati messi in vendita prima accompagnati da prezzo, foto, e descrizione; poi con l'aggiunta di una storia, ed ogni oggetto ha visto crescere il suo valore del 2706%.
Eppure molti leader e manager evitano la narrazione nelle loro presentazioni, credendo di dover mantenere il loro discorso formale e professionale. Questo è uno dei motivi principali per cui spesso non riescono ad attirare l'attenzione del pubblico e a stabilire un atmosfera di fiducia e rispetto con i propri ascoltatori.
É invece fondamentale usare lo storytelling nel mondo degli affari; che tu stia parlando di fronte a duecento persone o facendo una presentazione al tuo cliente, non aver paura ad usare delle tecniche narrative.
I relatori pubblici professionisti utilizzano lo storytelling nelle loro presentazioni, per una varietà di motivi. Ne elenco almeno 8:
Prima di citare alcune tecniche dello storytelling, credo sia utile definire cosa sia. Perché oggi è un termine abbastanza abusato ed abbinato a modi di comunicare che non sono propriamente storytelling.
Lo storytelling usa le tecniche della narrazione e non tratta la creazione di elenchi, di fatti o numeri: quello è piuttosto fare biografia, cronologia.
Come approfondii nel podcast Storybizz, ai veri storytellers non piacciono le date, i fatti o i numeri, come scriveva Italo Calvino: "ogni volta che rivedo la mia vita fissata ed oggettivata, sono preso dall’angoscia. Ridicendo le stesse cose con altre parole, spero sempre di raggirare il mio rapporto nevrotico con l’autobiografia".
A Calvino non piacevano le biografie. Amava la narrazione, lo storytelling che incarna paure e sfide del pubblico che ascolta o legge. Lo storytelling punta, in primis, ad emozionare il pubblico. Per connettersi, con empatia.
Per fare storytelling è fondamentale "mappare" il pubblico, capendo quali sono i miti in cui si immedesima e le paure che lo allertano. Se non tocchiamo questi tasti, lo storytelling non risuona emotivamente nel pubblico e diventa un esercizio di stile o aneddotica.
Come descritto nel libro "Storytelling d'Impresa" (A.Fontana), ci sono 4 categorie di miti ricorrenti in ognuno di noi, che possono risvegliare l'immaginario dell'ascoltatore:
Abbinata ai miti, la narrazione può trattare le ferite, le paure, che abbiamo latenti.
Ci sono 5 categorie di paure:
La morte, il buio o la paura di parlare in pubblico, sono tutte angosce che possono essere ricondotte ad una delle 5 categorie. La morte è paura della privazione (della vita), la paura di parlare in pubblico è timore di vergogna, inadeguatezza.
Così, in un discorso di presentazione di un prodotto come una assicurazione medica, l'oratore può adottare tecniche narrative, usando miti differenti: potrebbe usare il mito della forza (se la sua assicurazione permette al protagonista/cliente di rimanere sempre forte, in salute, ristabilito fisicamente in tempi brevi) oppure della salvezza o della cura.
Poi lo storytelling potrebbe toccare certe paure: il protagonista potrebbe agire secondo il mito della forza, ad esempio, per ridurre certe sue paure/ferite, come l'abbandono (senza la salute, il cliente/protagonista sarebbe abbandonato, messo da parte, da quello che adesso lo circonda e gli è caro) oppure la vergogna (molte malattie e disturbi hanno uno stigmate sociale).
Dopo aver pianificato e selezionato quali miti e paure vogliamo usare nella narrazione, lo storytelling nel public speaking potrà avvalersi di alcuni schemi narrativi.
"Morfologia della Fiaba" e "Il viaggio dell'eroe" sono tra degli schemi narrativi più usati. In questi, si riconoscono elementi ricorrenti come:
Riassumendo: creare un efficace storytelling non è appena enunciare un elenco di fatti, successi della propria azienda, della propria vita o raccontare un aneddoto al pubblico. É, piuttosto, pianificare quali miti e paure vogliamo solleticare, per far entrare in risonanza emozionale il pubblico, attraverso le nostre parole.
Dopo dicembre, Open PI, il luogo dove ci incontriamo a Pisa, chiuderà per 3 mesi. Riaprirà ad inizio aprile del 2023.
In questo periodo, gli incontri del club Toastmasters Pisa saranno allora ospitati da Solidali, una agenzia di assistenza familiare che ha una sede a Lucca (frecce rosse nella foto).
Gli incontri di gennaio, marzo e aprile 2023 (sempre il primo e terzo martedì di ogni mese) saranno quindi in Viale Castruccio Castracani, 412, a Lucca.
Il parcheggio, con strisce bianche, è gratuito davanti a Solidali.
Martedì 18 ottobre '22 si terrà a Pisa, al co-working Open PI, un nuovo incontro del nostro club di oratoria e leadership.
In questi incontri, strutturati da una agenda prestabilita, c'è sempre un presentatore che introduce gli oratori e gestisce altri aspetti dell'evento. Al club di Pisa, il presentatore, lo chiamiamo "Toastmaster of the night". In inglese, Toastmaster vuol dire cerimoniere, colui che presiede ai brindisi in un banchetto.
Martedì prossimo il Toastmaster of the night sarà Liliana Gredjuc.
Spesso negli altri club della nostra organizzazione, il presentatore è chiamato "Toastmaster of the day" ma, come le nostre riunioni iniziano di sera abbiamo preferito contestualizzare con l'ora (19:15) in cui iniziamo la riunione: per questo, il nostro cerimoniere lo chiamiamo Toastmaster "della serata".
Liliana Gredjuc, come Toastmaster della serata di martedì, si occuperà dell’organizzazione del meeting e della verifica che tutti i ruoli del meeting siano coperti, coordinandosi con il VPE Katia Burdet, il General Evaluator e gli speaker (saranno 3 per i discorsi preparati), anche per capire come desiderano esser presentati al pubblico.
In pratica, fare il presentatore della serata è un’ottima occasione per mettere alla prova le doti di project manager, sviluppare le capacità di team building, prendere confidenza con una gestione del palco molto prolungata (questo è il ruolo che più a lungo degli altri parla sul palco).
Se vuoi vedere il Toastmaster of the night in azione, puoi riservare il tuo posto gratuito al meeting di martedì 18. Benvenuti!
Nell'anno 2020, il VPPR del club era Intisar J., che ebbe una bella idea per divulgare il nostro club: intervistare i soci.
Riprendo così da Facebook, l'intervista che fu fatta a Silvio Rossi (ancora oggi socio del nostro club) a gennaio 2020.
In foto, è la persona con maglia arancione.
Eccoci con un nuovo appuntamento di "intervista con il socio". Con noi il nostro ex presidente Silvio Rossi.
-Da quando sei in Toastmasters e come hai scoperto questo metodo?
"Sono in TMI da 6 anni e l'ho scoperto perchè un amico, che ancora oggi ringrazio, mi ha chiesto di partecipare ad un meeting spiegandomi cosa si facesse. Mi sono immediatamente innamorato del format e del metodo, iscrivendomi fin dal terzo evento a cui partecipai da ospite. Da lì il miglioramento nel parlare in pubblico, nella leadership ed in generale nella crescita personale non hanno mai smesso di accompagnarmi. La formula del "do ut des" è stimolante, coinvolgente appagante, ancorché efficace."
-Una parola per descrivere Toastmasters?
"Se dovessi descrivere con una sola parola TMI, nei limiti imposti, la descriverei con la parola "CRESCITA" non intesa solo dal punto di vista personale, ma in generale di tutti i partecipanti."
-Qual è stata la sfida più grande?
"Per quanto mi riguarda, la sfida più grande è stata la lingua inglese, in cui avevo solo formazione scolastica ormai risalente al giurassico, dove partecipando alle riunioni in lingua ho potuto almeno sviluppare la capacità di comprensione. Concludo con una citazione che sposa la mia visione: crescere divertendosi! Grazie!"
Il prossimo incontro del club di public speaking di Pisa (martedì 6 settembre), sarà una festa: festeggiamo il nostro 100esimo incontro, a Open PI, P.za V. Emanuele II, 22, nel centro di Pisa. Inizio ore 19:15.
L'agenda sarà "pirotecnica" e darà ampio spazio ai soci storici, i nuovi soci e gli ospiti se lo vorranno.
Nell'agenda di martedì 6 settembre è prevista una novità per il nostro club: un dibattito.
Gli oratori saranno divisi in 2 squadre, chi sostiene la tesi PRO e chi la tesi CONTRO, su un tema frizzante.
Saranno 3 oratori per ogni squadra.
Il dibattito sarà un confronto strutturato con regole precise (i 2 Toastmasters della serata le elencheranno prima del dibattito), con il seguente schema:
Ci sono molti modi di organizzare un dibattito, noi ci siamo ispirati allo schema "Debate".
Ci sarà anche la sezione di table topic ( i discorsi improvvisati) che si focalizzerà, questa volta, su aspetti sensoriali.
C'è altro in agenda... ma non vogliamo anticipare troppo. Ci sarà da divertirsi.
Infine per chi è in presenza, la possibilità di una pizzata assieme, dopo l'incontro, verso le 21.00.
Parcheggio: se arrivi in macchina, ci sono parcheggi a pagamento (fino alle 20.00) molto vicini a P.za V. Emanuele II e un grande parcheggio che diventa gratuito già prima delle 18.30: si trova in Lungarno Guadalongo 1, e con 8-10 minuti a piedi si raggiunge Open PI.
La stazione centrale è a 4 minuti a piedi.
Il club di Pisa è un club ibrido: si possono seguire gli incontri (accesso gratuito) sia in presenza nella struttura di Open PI, sia collegandosi con Zoom. Puoi quindi partecipare anche da remoto, il 6 settembre. Ingresso gratuito.
In circa 7 minuti, come un discorso di un progetto educativo Pathways, scopri le 11 risposte di Valentina, sugli stili di leadership, il work-life balance, libri, discorsi e piatti preferiti.
Insomma: conosciamo meglio chi è il presidente del nostro club di Pisa, 2022-23, in questa video intervista.
Due soci del club di Pisa, Nicola Di Grazia e Francesca Gammicchia, hanno sviluppato un canvas utile ai public speakers. É uno schema flessibile, che aiuta a strutturare un discorso persuasivo o un discorso informativo.
La principale differenza tra i due tipi di discorso é nell'obiettivo. Sono questi 2:
Puoi scaricare il PDF dai siti dei due soci del club: nicoladigrazia.it o talentoumano.org.